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Cassa Dottori Commercialisti: al palo da oltre un anno la convenzione con INPS su recupero delle annualità contributive per situazioni di incompatibilità

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30/11/2020

Cassa Dottori Commercialisti attende da più di un anno il via libera alla convenzione depositata in bozza all’Inps per consentire il trasferimento alla Gestione Separata dell’Ente di previdenza statale delle annualità contributive versate erroneamente alla Cassa dagli iscritti in situazione di incompatibilità.

A sollevare nuovamente la questione anche una recente sentenza del Tribunale di Milano che ha accolto il ricorso promosso da un iscritto alla Cassa Dottori Commercialisti. Sulla base delle verifiche fatte dall’Ente, infatti, era risultato in situazione di incompatibilità, ma non potendo contare su di una convenzione attiva tra i due enti, ha dovuto farsi riconoscere il diritto al trasferimento dei contributi relativi agli anni annullati alla Gestione Separata dell’INPS.

“Una situazione kafkiana – commenta Walter Anedda, Presidente di Cassa Dottori Commercialisti – determinata da un vuoto nella gestione amministrativa di annualità contributive per le quali sarebbe invece importante poter garantire la massima fluidità nel passaggio da un Ente all’altro – come proposto da tempo dal nostro Ente - in modo da consentire al singolo di esercitare il proprio diritto alla futura erogazione del trattamento pensionistico. A questo punto la sentenza del Tribunale di Milano, rappresenta un importante precedente che potrebbe rendere superata la convenzione richiesta, ma di fatto bloccata da Inps, autorizzando la Cassa a trasferire direttamente alla Gestione Separata dell’Inps i contributi degli ’iscritti cui siano stati annullati gli anni per incompatibilità, preservando così l’anzianità contributiva pregressa”.

“Grazie alle verifiche avviate dalla Cassa sulla regolarità contributiva dei propri iscritti – spiega Mirko Rugolo, Consigliere di Amministrazione di Cassa Dottori Commercialisti – siamo riusciti a salvare le posizioni contributive di molti colleghi che, se non avvisati, avrebbero rischiato di arrivare alla soglia della pensione e vedersi cancellare legittimamente anni di versamenti. Contestualmente, sulla base della normativa vigente, ci siamo attivati presso l’INPS per individuare una convenzione che permettesse il riconoscimento presso la gestione separata dei contributi versati e quindi delle annualità relative.  La sentenza, riconoscendo quanto da tempo rilevato dalla nostra Cassa, rende ancora più evidente la necessità che l’INPS sottoscriva la convenzione da tempo proposta.