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3 milioni di Euro a favore di giovani professionisti e aggregazioni

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13/01/2020

Ammontano a 3 milioni di euro i fondi a sostegno dei Dottori Commercialisti, rivolti in particolare all’avvio di nuovi studi e alle aggregazioni tra professionisti, stanziati dalla Cassa Dottori Commercialisti (CNPADC).

Due terzi del plafond, per un totale di 2 milioni di euro, andranno a favore dei neo-iscritti per contribuire all’acquisto o leasing di beni strumentali effettuati nel 2020, come computer e componenti hardware, licenze software e mobili da ufficio.

Il restante milione di euro sarà invece destinato a supportare la costituzione di Studi associati e Società tra Professionisti (STP).

Nel primo caso il contributo che può essere corrisposto ai Dottori Commercialisti è pari al 50% delle spese documentate sostenute nel 2020 entro il tetto massimo indicato nel bando pubblicato sul sito della Cassa.

Nel caso, invece, del contributo a favore delle aggregazioni tra professionisti l’importo riconoscibile al singolo dottore commercialista è pari a 2.500 euro, fino a un totale complessivo di 10mila per studio associato o STP.

Possono ottenere il contributo tutti gli iscritti alla CNPADC da non più di tre anni con livelli reddituali parametrati a seconda del numero di componenti del nucleo familiare.

La domanda per il contributo dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2020 seguendo la procedura del nuovo servizio online CSP che la Cassa Dottori Commercialisti ha predisposto sul sito www.cnpadc.it.

Sulla base delle domande e delle informazioni ricevute, verrà stesa una graduatoria provvisoria per entrambi i tipi di contributo richiesto sulla base della quale la Cassa comunicherà ai singoli iscritti l’esito della domanda.

Sarà poi cura dei dottori commercialisti ammessi al concorso presentare, entro il 31 gennaio 2021, la documentazione relativa ai costi sostenuti nel 2020 (sulla base della quale verrà formata la graduatoria definitiva per l’erogazione dei contributi.

“Favorire l’avvio del percorso professionale, e le aggregazioni tra i nostri iscritti  – spiega Walter Anedda, presidente della Cassa Dottori Commercialisti – rappresenta uno degli strumenti  di welfare strategico che abbiamo ritenuto avviare prioritariamente  per supportare la carriera dei Dottori Commercialisti, nella consapevolezza che il futuro pensionistico si basa sulla concreta capacità di produrre reddito sufficiente a garantire anche il risparmio previdenziale; ciò anche in piena sinergia con l’attività che il Consiglio Nazionale sta portando avanti in un’ottica di sviluppo della  professione”.