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CNPADC: giunto a conclusione iter approvativo dei Ministeri Viglianti su tassi capitalizzazione

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21/09/2017

È giunto a conclusione l’iter approvativo dei Ministeri Vigilanti sui tassi di capitalizzazione deliberati dalla Cassa lo scorso gennaio. Il 2016 sarà un anno favorevole per i Dottori Commercialisti, che, in base alla nuova normativa secondo cui i montanti contributivi si incrementano guardando alla media quinquennale della redditività patrimoniale, potranno avvantaggiarsi di positive performance finanziare.
Pertanto, tutti gli iscritti potranno contare su una rivalutazione dei contributi a fini previdenziali per l’anno 2016 del 2,3146% rispetto all’incremento del tasso che opera sulla previdenza pubblica (media quinquennale del Pil) che, per lo stesso anno, si ferma allo 0,4684%.

“Esprimo grande soddisfazione - commenta il Presidente Walter Anedda - per l’approvazione di questa delibera assunta in aderenza al nuovo Regolamento entrato in vigore quest’anno. L’aver ancorato in modo più sistematico l’importo delle pensioni ai rendimenti degli investimenti, seppur con un tetto massimo dato dai nostri bilanci tecnici, ci responsabilizza ancor più nel continuare a mantenere la Cassa sugli elevati standard professionali raggiunti negli ultimi anni. E’ uno stimolo a fare sempre meglio e siamo consapevoli che gestire in modo efficiente il nostro patrimonio aiuti gli iscritti ad avere pensioni più adeguate.”

Si ricorda che, con l’entrata in vigore del Regolamento Unitario, il limite massimo del tasso annuo di capitalizzazione è stato innalzato rispetto a quello precedentemente in vigore, rappresentato dalla media quinquennale del Pil, che, stante la perdurante situazione di difficoltà del “Sistema Paese”, si attestava sistematicamente ben al di sotto dell’1,5%, ovvero il valore minimo garantito a tutti gli iscritti alla Cassa.

“Questa nuova tecnicalità – continua il Presidente Anedda – ci consentirà di garantire pensioni sempre più adeguate nel rispetto degli equilibri di lungo periodo, obbiettivo quest’ultimo da cui la Cassa Dottori non può prescindere e che ci porta a contrastare ogni misura esogena che rischia di alterare tale equilibrio, raggiunto faticosamente con il contributo di tutti gli Associati.”