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Raggiungere l’uguaglianza di genere anche grazie a politiche di “welfare strategico”

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08/03/2023

Secondo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, uno degli obiettivi da raggiungere entro il 2030 avrebbe dovuto essere proprio “l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”, ma i dati relativi a occupazione femminile e gender gap mettono in evidenza una situazione ben diversa.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT, nel 2022 il numero di lavoratori in Italia è cresciuto significativamente, ma sui 334mila occupati in più registrati in un anno (dicembre 2021 vs 2022), 296mila sono uomini (oltre l’88%) e solo 38mila le donne. Con un tasso di occupazione femminile che si attesta al 51,3%, in crescita soltanto dello 0,5% rispetto all’anno precedente.

Un esempio positivo in questo contesto, invece, è rappresentato dalla Cassa Dottori Commercialisti. Nel 2022 il numero totale degli iscritti all’Ente è 72.817 e le donne rappresentano il 33,3% del totale con oltre 24 mila professioniste. Il dato più interessante è, inoltre, che la loro incidenza cresce dell’1,4% rispetto all’anno precedente, mentre quella degli uomini cresce solo dello 0,9%.

Anche per quanto riguarda i redditi dichiarati nel 2022 in riferimento al 2021, la situazione della componente femminile è in miglioramento: le iscritte, infatti, hanno percepito un reddito medio di oltre 47 mila euro in aumento del 9,5% rispetto all’anno precedente. I redditi medi, inoltre, crescono di più per le donne nella fascia fino a 30 anni +13,5% (uomini 11,3%) e in quella 51-65 anni +8,4% (uomini 6,9%), anche se il gap rispetto ai redditi della componente maschile della professione risulta ancora elevato.

L’auspicio è che l’impegno della Cassa Dottori Commercialisti in politiche di welfare ‘strategico’, indirizzate in particolare a supporto della componente femminile e a favorire l’accesso dei giovani alla professione, contribuisca a migliorare ulteriormente lo scenario attuale della categoria e a rafforzare l’attrattività della professione per le colleghe, introducendo strumenti e progetti che tengano conto delle diverse esigenze e si concentrino sulla centralità delle politiche di conciliazione.

Dal contributo di maternità a quello per gli asili nido o per supportare i figli con disabilità, gli interventi di welfare che le Casse come la nostra portano avanti a sostegno della famiglia diventano strumenti utili ad alleggerire quei carichi di cura che spesso ricadono esclusivamente sulle donne. In merito a questi interventi, cresce progressivamente l'ammontare delle prestazioni erogate rispetto alle varie misure previste dalla Cassa (tot 4,7 milioni di euro nel 2022, passando dal 36,3% al 40,9% del totale delle prestazioni erogate). 

 Anche dal punto di vista della governance, l'assemblea dei delegati della Cassa Dottori Commercialisti ha modificato il regolamento elettorale per una tutela sempre maggiore del principio di pari opportunità dell’Art. 51 Cost. e, in particolare, per incentivare una sempre maggiore equilibrata candidatura delle donne e degli uomini alla carica di componente dell’Assemblea dei Delegati/Consiglio di Amministrazione/Collegio dei Sindaci, introducendo il voto di preferenza di genere. È stato a tal fine previsto, una volta approvata la delibera da parte dei Ministeri Vigilanti, del Lavoro e dell'Economia e Finanze, che le preferenze dovranno essere proporzionalmente ripartite tra un genere e l’altro nella misura di almeno un terzo e due terzi.