Cassa Dottori Commercialisti: nella delega fiscale una tassazione più favorevole per le Casse di Previdenza
“La nostra Cassa ha superato gli oltre 73 mila iscritti, una platea con un’età media di poco superiore ai 50 anni, e ha raggiunto un patrimonio di 11,5 miliardi. Siamo ancora in una fase di significativa crescita delle riserve patrimoniali nell’arco 50ennale del bilancio tecnico, finalizzate a permetterci di superare la gobba pensionistica attesa mantenendo la sostenibilità”, ha dichiarato Stefano Distilli, Presidente della Cassa Dottori Commercialisti, nel corso dell'audizione nella Commissione parlamentare per il controllo sulle forme previdenziali. “Come investitori istituzionali, il nostro modello si deve basare anche su logiche di interesse comune, come il sostegno all’economia del nostro Paese. Il patrimonio allocato nel Sistema Italia corrisponde a 4,6 miliardi di euro (pari a oltre il 37% del totale), che comprendono investimenti nei mercati tradizionali (3,3 miliardi, pari al 26,7%) e nell’economia reale attraverso i mercati privati (419 milioni, pari al 3,4%, cui si aggiungono ulteriori 161 mln come residuo richiamabile), ma anche quelli immobiliari (907 milioni, pari al 7,4%)”.
“Nel 2023 la Cassa ha contribuito con 71,5 milioni alle entrate dello Stato a titolo di imposte versate (di cui € 53,3 mln per le rendite finanziarie): è da evidenziare, però, come la tassazione applicata alle Casse di Previdenza per i rendimenti relativi alla componente finanziaria di mercato sia ancora pari al 26%. Auspichiamo, quindi, che il Governo possa dare attuazione a quanto previsto nell’ambito della delega fiscale, con l’applicazione di una tassazione più favorevole per le Casse di Previdenza, pari al 20% come per i fondi pensione integrativi”, ha concluso Stefano Distilli, Presidente della Cassa Dottori Commercialisti.