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Il budget 2019 della Cassa dei Dottori Commercialisti – riserve patrimoniali pari ad 8 miliardi e mezzo di euro

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27/11/2018

Napoli, 27 novembre 2018 - Il budget 2019 della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Delegati dell’Ente.

La stima delle riserve patrimoniali al 31 dicembre 2019 supera la soglia degli 8,5 miliardi di euro pari ad oltre 28 annualità delle pensioni 2019, indicatore quest’ultimo di significativa rilevanza circa la sostenibilità di lungo periodo dell’Ente. L’avanzo 2019 atteso è di 493 milioni.

Continua l’impegno della Cassa - avviato negli ultimi anni – nel sostenere gli iscritti maggiormente in difficoltà che ha previsto oltre 16 milioni di euro per prestazioni assistenziali.

Gli ingressi dei nuovi iscritti nel 2019 ammontano a 2.300 portando la platea complessiva a 70.015 unità con un incremento del 2% rispetto al 2018. Sulla base di tali previsioni, il totale della contribuzione soggettiva ed integrativa 2019 è stimato pari a 748 milioni di euro.

Sono previsti per il prossimo anno 601 nuovi pensionati con un numero complessivo a fine 2019 pari a 8.817 unità. I trattamenti pensionistici 2019 sono pari a 297 milioni di euro, con un aumento, rispetto all’anno corrente, di 14,9 milioni.

Il rapporto fra iscritti e pensionati per il 2019 è pari a 7,9. Questo dato conferma la composizione demografica della categoria dei Dottori Commercialisti che vive ancora una fase di accumulo.

La proiezione di fine 2019 prevede un portafoglio investito pari a oltre 7,5 miliardi di euro. Per quanto attiene agli investimenti nel settore mobiliare, l’Asset Allocation 2019 prevede acquisti in strumenti finanziari per complessivi 668 milioni di euro. Per il patrimonio immobiliare sono inclusi 188 milioni di euro di nuovi investimenti di cui 88 milioni per l’acquisto diretto di immobili e 100 milioni per l’acquisto indiretto per il tramite di quote di fondi immobiliari anche internazionali.

Il budget 2019 – commenta il Presidente Anedda – risulta in linea con le previsioni di bilancio tecnico nonché con i dati reddituali degli iscritti registrati nel 2018 che ha fatto registrare un incremento rispetto all’anno precedente sia dei valori complessivi che di quelli medi, anche con un incremento dell’aliquota media di versamento”. “In particolare – conclude Anedda – quest’ultimo aspetto denota una continua crescita della cultura previdenziale degli iscritti sempre più attenti alla costruzione del proprio montante contributivo”.