Chiudi
CDC AppCDC App Android  Ios | Newsletter

Tu sei qui

Contributo complementare all’indennità di maternità

Stampa

È un contributo erogato in caso di gravidanza, adozione o affidamento preadottivo o temporaneo.

Chi può richiederlo:

Dottoresse commercialiste, in possesso della partita Iva e dell’iscrizione all’Albo professionale nel periodo indennizzabile (due mesi antecedenti l’evento e i tre mesi successivi) iscritte alla Cassa o che hanno presentato la domanda di iscrizione, che hanno percepito o hanno diritto a percepire l’indennità di maternità presso un altro Ente di previdenza obbligatoria per l’evento nascita, adozione ed affidamento preadottivo o temporaneo.

Quanto spetta:

Il contributo è pari alla differenza tra l’importo calcolato a titolo di indennità di maternità che avrebbe erogato la Cassa in assenza del medesimo diritto maturato presso altra Gestione previdenziale obbligatoria e l’indennità percepita o alla quale si ha diritto, in forza dell’iscrizione presso altro Ente di previdenza obbligatoria. In ogni caso la somma del contributo e dell’indennità di maternità riconosciuta non può essere inferiore a € 5.914,48 o superiore a € 29.572,40.

Quando e come richiederlo:

Il contributo deve essere richiesto, a pena di inammissibilità, entro due anni dall’evento utilizzando esclusivamente il servizio online DCM – Domanda di contributo complementare all’indennità di maternità allegando la seguente documentazione:

  • fotocopia di un documento di identità o di riconoscimento in corso di validità.

Se la domanda viene presentata per l’evento nascita:

  • copia certificato di assistenza a parto;
  • attestazione della somma dell’importo calcolato ai sensi del Capo III, X e XI del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 e della retribuzione del lavoro per i riposi giornalieri di cui all’art. 39 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 rilasciata ad un anno dall’evento nascita dal soggetto che le ha liquidate. 

Se la domanda viene presentata per adozione o affidamento preadottivo:

  • copia autentica del provvedimento di adozione o di affidamento preadottivo e il certificato di nascita del bambino o certificazione equipollente che faccia pubblica fede sulla data di nascita ove la stessa non sia indicata nel provvedimento di adozione;
  • attestazione della somma dell’importo calcolato ai sensi del Capo III, X e XI del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 e della retribuzione del lavoro per i riposi giornalieri di cui all’art. 39 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 rilasciata ad un anno dall’ingresso nel nucleo familiare dal soggetto che le ha liquidate. 

Se la domanda viene presentata per affidamento ai sensi della legge 184/83 (affidamento non preadottivo):

  • copia autentica del provvedimento di affidamento contenente la durata dello stesso e il certificato di nascita del bambino o certificazione equipollente che faccia pubblica fede sulla data di nascita ove la stessa non sia indicata nel provvedimento di affidamento temporaneo;
  • attestazione della somma dell’importo calcolato ai sensi del Capo III, X e XI del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 e della retribuzione del lavoro per i riposi giornalieri di cui all’art. 39 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 rilasciata ad un anno dalla data di affidamento o alla data di termine dell’affidamento se inferiore ad un anno dal soggetto che le ha liquidate. 

Se la domanda viene presentata per interruzione della gravidanza avvenuta non prima del terzo mese:

  • copia del certificato medico rilasciato dalla struttura sanitaria pubblica che ha fornito le prestazioni sanitarie, comprovante che l’interruzione della gravidanza, spontanea o volontaria, è avvenuta non prima del terzo mese di gravidanza;

Se la domanda viene presentata per interruzione della gravidanza avvenuta dopo il compimento del sesto mese:

  • copia del certificato medico rilasciato dalla struttura sanitaria pubblica che ha fornito le prestazioni sanitarie, comprovante che l’interruzione della gravidanza, spontanea o volontaria, è avvenuta dopo il compimento del sesto mese di gravidanza.