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Regolarizzazione posizione contributiva

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La regolarizzazione della posizione contributiva, per gli adempimenti scaduti dal  15 novembre 2015, si articola su tre istituti che si susseguono in ordine cronologico  prevedendo sanzioni progressivamente crescenti: la regolarizzazione spontanea, la regolarizzazione agevolata ed infine l’accertamento d’ufficio.

La regolarizzazione spontanea

Con la regolarizzazione spontanea i dottori commercialisti possono sanare autonomamente le inadempienze. La domanda di regolarizzazione spontanea, ad eccezione di quella presentata per regolarizzare la tardiva iscrizione, è perfezionata solo se vengono sanate tutte le inadempienze scadute alla data di presentazione della domanda, presenti nell’annualità di riferimento. Non è consentita la regolarizzazione spontanea qualora l’inadempienza sia già stata accertata dalla Cassa.

La regolarizzazione agevolata

Con la regolarizzazione agevolata  è la Cassa che propone al dottore commercialista una regolarizzazione con sanzioni ridotte rispetto a quelle previste dall’accertamento d’ufficio. In caso di mancato versamento di quanto richiesto, entro il termine perentorio, la Cassa procede all’accertamento d’ufficio delle sanzioni ordinarie mediante iscrizione a ruolo.
Non è prevista la regolarizzazione agevolata in caso tardivo/omesso versamento delle eccedenze contributive rateizzate.

L’accertamento d’ufficio

In assenza o mancato perfezionamento della regolarizzazione spontanea e/o in caso di mancata adesione alla proposta di regolarizzazione agevolata, la Cassa procede all'applicazione d'ufficio delle sanzioni ordinarie dovute per le inadempienze contributive e di iscrizione anche iscrivendo a ruolo, senza ulteriore preavviso.

Per le inadempienze contributive e di iscrizione precedenti al 15 novembre 2015 si applica la normativa protempore vigente.