__LETTERA DEL PRESIDENTE

IL 2022 sarà ricordato per la sua complessità dovuta agli avvenimenti, che hanno inciso negativamente anche sul sistema economico e sulle prospettive di crescita a livello nazionale e globale. Durante la fase post pandemica diversi indicatori economici, tornati positivi, facevano presagire una decisa ripresa, ma l’inizio della crisi geopolitica legata al conflitto russo-ucraino ha complicato nuovamente lo scenario internazionale contribuendo ad aumentare ulteriormente il clima di incertezza nel futuro. Basti pensare che nel 2022 la parola più cercata su Google è stata “Ucraina”.
Tali eventi, che acuiscono una sensazione di crisi generale delle società occidentali e degli equilibri geopolitici, hanno reso evidente quanto le categorie con le quali siamo cresciuti e abbiamo interpretato il Novecento e le nostre stesse vite, siano ormai superate e relative, seguendo anche il ragionamento dello storico Andrea Graziosi che sottolinea come “Le categorie e le interpretazioni, come tutti gli oggetti storici, deperiscono e alla fine si inabissano, o cambiano talmente di significato da diventare creature nuove, malgrado portino il vecchio nome”.
È in quest’ ottica e in questo contesto mutevole in continua evoluzione che, come Ente di previdenza e assistenza, abbiamo il dovere ed il difficile compito di prevedere, per orientare e sostenere la categoria, compito che richiede quindi strumenti sempre più adeguati ad affrontare tempestivamente i cambiamenti. Ed è importante poterlo fare contando sui principi di autonomia e responsabilità, interpretando al meglio la nostra missione in un mondo, quello delle libere professioni, caratterizzato da scenari ne dinamiche eterogenei, anche rispetto alla composizione per età, genere e territorio.

Anche nel 2022 la Cassa ha rafforzato le risorse destinate alle politiche di welfare per garantire sempre più in base ai principi di inclusività, parità ed equità le medesime opportunità di accesso e di sviluppo al percorso professionale, valorizzando al tempo stesso le diversità.
Quattro le direttrici delle nostre iniziative: formazione specialistica, un tassello fondamentale e strategico per la crescita professionale; conciliazione famiglia-lavoro, un sostegno alla capacità economica delle famiglie, soprattutto con figli; futuro professionale, per ampliare gli strumenti operativi e le capacità di evolvere in un’ottica di multidisciplinarietà, e, infine, maggiori coperture sanitarie, a tutela di tutti gli iscritti e i loro familiari.
Riprendendo la frase, resa celebre da Antonio Gramsci, del premio Nobel francese Romain Rolland “Il pessimismo dell’intelligenza, l’ottimismo della volontà”, se il “pessimismo dell’intelligenza” non può che derivare dalla lettura dei dati relativi a livello generale al drastico e progressivo calo demografico, se “l’ottimismo della volontà” è da ricercare nell’impegno condiviso nel trovare soluzioni e percorsi per la nostra professione, ci sentiamo di integrare anche con un “pacato ma confortante realismo dei dati”.
Confortante realismo che, pur consapevoli di tutte le difficoltà ed incertezze che dovranno essere governate, deriva dai dati dell’ultimo Bilancio, dal quale comunque emerge una crescita numerica degli iscritti, che raggiungono quota 72.817, e la fotografia di una categoria che ha avuto significativi margini di tenuta e crescita in termini di redditi e volumi di affari.
Nonostante l’attuale complessità e tutte le difficoltà affrontate in questi anni, la nostra Cassa ha saputo tracciare un percorso virtuoso lungo 60 anni, grazie anche alla vicinanza, al dialogo e all’ascolto dei nostri iscritti, ma soprattutto a una visione presente e futura di sostenibilità ed inclusione.

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